Fulmini, energia della natura

I SEGRETI DI UNO DEI PIU' SPETTACOLARI FENOMENI DEL NOSTRO PIANETA

Forse non tutti sanno che i fulmini sono la seconda causa di morte per eventi naturali (la prima sono le alluvioni) e provocano circa mille morti all’anno. Sono uno spettacolo della natura, ma anche fenomeni potenti e pericolosi, che colpiscono la superficie terrestre di continuo. Come si formano? E quali sono i meccanismi fisici alla base del fulmine? Quando la superficie della terra si scalda, il calore sale (l’aria calda è più leggera di quella fredda e sale sempre verso l’alto) e quando arriva agli alti livelli dell’atmosfera forma cumulonembi, cioè nuvole temporalesche dove aria calda e aria fredda si incontrano, generando all’interno vapore acqueo che, in base alle temperature, diventa pioggia o grandine. Dentro queste nubi le particelle sono mosse dalle correnti d’aria che le caricano positivamente e negativamente. Le particelle negative si condensano verso la base delle nuvole, si crea quindi elettricità statica che va a scaricarsi sulla superficie terrestre, caratterizzata da cariche (scusate il gioco di parole) positive. In sostanza, dalla nuvola parte un tracciante elettrico caricato negativamente, che si dirige verso il suolo e, viceversa, un tracciante con carica elettrica opposta sale dal suolo verso la nuvola. Quando i due si incontrano, l’elettricità si scarica dalla nuvola verso la superficie terrestre (terra o acqua, cioè anche mari e laghi) generando quindi il fulmine.

La scarica elettrica è molto potente. E pari a 100milioni di volt (quella di casa è 220 volt) e 100mila ampere. Se colpisce direttamente un individuo o una qualsiasi creatura vivente, le possibilità di sopravvivere sono pari a zero. Ma può accadere che la scarica colpisca il suolo e si propaghi disperdendosi. In questo caso più ci si trova lontani dal punto di impatto, maggiori sono le possibilità di salvarsi. Il passaggio di corrente genera un effetto termico e ovviamente luminoso: dato che la luce viaggia a 300mila km al secondo, vediamo il fulmine in tempo reale, a prescindere dalla distanza. Diverso il discorso per il tuono, provocato dall’improvviso spostamento d’aria, che si dilata al passaggio della scarica elettrica ad alta temperatura: il suono provocato dallo spostamento d’aria viaggia a 344 metri al secondo (1.238 km/h) e quindi il tuono arriverà sempre dopo: più è distante nel tempo il rombo, più lontano è caduto il fulmine: se percepiamo il tuono 3 secondi dopo il fulmine, significa che è caduto a circa 1 km da noi.

I fulmini sono dunque pericolosi? Assolutamente sì. E’ buona norma per gli escursionisti controllare attentamente le previsioni meteo per evitare di essere sopresi da un temporale all’aperto, peggio se in montagna, cioè in zone esposte e ad alta quota. Ma si è a rischio anche su spiagge, mare, boschi. E’ infatti pericolosa anche la fulminazione indiretta, cioè l’evento in cui la scarica elettrica si trasmette al soggetto attraverso il terreno o l’acqua. La scarica infatti può essere tale da provocare un arresto cardiocircolatorio. E’ buona regola, quindi:

  • allontanarsi il più possibile dalle zone umide o dall’acqua
  • allontanarsi da apparati elettronici come smarphone, perché potrebbero attirare la scarica elettrica
  • allonanarsi dagli alberi, specie se isolati
  • sbarazzarsi di oggetti metallici appuntiti.

Ed è bene:

  • cercare rifugio in edifici chiusi e cercare di restare isolati dal terreno (ad esempio con scarponi con suole in gomma, asciutti ovviamente per impedire il passaggio della corrente)
  • allontanarsi dalle finestre e dagli apparati elettrici di casa, evitando quindi di maneggiarli durante il temporale.

Le auto sono un rifugio sicuro? No, perché anch’esse vengono colpite.