L’eremo dei sassi ballerini

In fuga a Santa Caterina sul lago Maggiore, per riscoprire se stessi

Dalle sponde del Lago Maggiore non lo si nota ed è difficile da individuare, collocato sul fianco di una scogliera a strapiombo sull’acqua, ma arrivando in battello, con la Navigazione del Lago, quando la barca punta verso la costa si intuisce già che il luogo è un’oasi eccezionale di pace e serenità, solo ed incastonato nella parete.

É conosciuto come Eremo di Santa Caterina del Sasso, ma il suo nome completo è Santa Caterina del Sasso Ballaro, dove quel “Ballaro” ha un’etimologia incerta e divisa tra il vicino centro abitato di Ballarate ed i grandi sassi “ballerini” che ad inizio Settecento precipitarono sulla chiesa restando solo impigliati nella volta della cappella senza causare gravi danni. Proprio quei sassi, rimasti sospesi per quasi due secoli, fino al 1910, si dice diano il nome esteso all’eremo, anche se è più diffusa la convinzione che il comune di Ballarate ne sia la reale origine.

LA STORIA

Secondo la tradizione, l’Eremo è stato fondato da un ricco mercante locale che decise di ritirarsi su quel tratto di costa per condurre vita da eremita dopo essere miracolosamente scampato ad un nubifragio durante una traversata del lago. Il mercante, che si chiamava Alberto Besozzi ed oggi è Beato, fece edificare la cappella dedicata a Santa Caterina d’Egitto che si trova attualmente sul fondo della chiesa costruita sopra di essa successivamente. Attualmente il complesso consta di tre luoghi di culto complessivi, la cappella, che risale al XII° secolo, e le chiese di San Nicola e Santa Maria Nova che si pensano presenti a partire dal XIV° secolo. L’eremo passò molte volte di mano, dai Domenicani ai frati del convento milanese di Sant’Ambrogio ad Nemus e poi i Carmelitani fino al 1770. Dal 1970 l’Eremo è proprietà della Provincia di Varese e dapprima retto fino al 1996 da una comunità domenicana, mentre oggi è custodito dagli oblati benedettini.

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RIGENERA LO SPIRITO

La visita al luogo provoca forti emozioni, l’austerità, il silenzio e la vista su lago che si gode dalla brevissima passeggiata tra i due complessi edificati che lo caratterizzano, sono incredibilmente mistiche e fanno pensare alla grandezza della natura che qui avvolge completamente in un abbraccio caldo che sembra cullare l’anima. Non è difficile immaginare una pace mistica soggiornando qui per lungo tempo e la visita, in silente contemplazione, dona benessere e pace a chi la pratica. Dal molo della navigazione del lago, poi, oltre che ad arrivare, si può ripartire per un’altra magnifica destinazione lacustre, le isole o la vicina Svizzera, per un giornata da terminare in piacevole allegria rappacificati con se stessi. Info santacaterinadelsasso.com