Sudan e Darfur

LO STATO CANAGLIA E IL GENOCIDIO

AFRICA ultimi anni:

  • guerre civili
  • lotte tribali e scontri etnici (pulizia etnica) per il potere
  • colpi di stato
  • regimi dittatoriali
  • miseria e sottosviluppo
  • sfruttamento da parte delle multinazionali
  • emergenze alimentari
  • debito internazionale (la ricchezza prodotta viene assorbita interamente dal pagamento degli interessi)
  • malattie

Il Darfur è una delle regioni più povere di tutta l’Africa, si trova nell’area occidentale del Sudan ed è quindi una regione del Sudan. Coesistono musulmani e cristiani. Il Sudan è un Paese fondato sull’Islam radicale, estremo. E’ un Paese fra i più poveri del mondo nonostante la grande disponibilità di petrolio.

Nella provincia del Darfur fu proclamata all’inizio degli anni 90 la superiorità della razza araba e dell’Islam con persecuzioni contro i cristiani. Paramilitari e miliziani hanno cominciato a compiere massacri contro l’indifesa popolazione civile. Un vero e proprio genocidio di fronte al quale il governo sudanese – che sostiene queste milizie – ha rifiutato sia la mediazione internazionale sia un contingente ONU, che non è potuto intervenire.

In realtà il Sudan è al centro di un complesso conflitto internazionale. Fu per lungo tempo rifugio di Osama bin Laden, e considerato dagli americani uno degli Stati canaglia che proteggono il terrorismo. Le compagnie petrolifere americane furono così costrette a lasciare le preziose risorse sudanesi, in quanto costrette ad abbandonare il Paese. Furono però rimpiazzate dalle compagnie petrolifere cinesi e russe che per compiacere al governo sudanese hanno imposto all’ONU che l’invio di caschi blu fosse preventivamente autorizzato dal governo locale, il quale si è ovviamente rifiutato di autorizzare attività di peace making. Si stimano 400 mila morti in 20 anni di conflitto.