Nigeria e Biafra: petrolio, genocidio e carestie

BOKO HARAM E HAWALA

AFRICA dopoguerra. I Paesi dell’Africa erano generalmente caratterizzati da:

  • Arretratezza economica
  • Sfruttamento delle risorse naturali da parte delle multinazionali straniere
  • Povertà diffusa
  • Presenza di governi dittatoriali e corrotti
  • Movimenti rivoluzionari e guerriglia
  • Colpi di Stato e guerre civili
  • Instabilità politica

AFRICA ultimi anni:

  • guerre civili
  • lotte tribali e scontri etnici (pulizia etnica) per il potere
  • colpi di stato
  • regimi dittatoriali
  • miseria e sottosviluppo
  • sfruttamento da parte delle multinazionali
  • emergenze alimentari
  • debito internazionale (la ricchezza prodotta viene assorbita interamente dal pagamento degli interessi)
  • malattie

La Nigeria è una ex colonia britannica. Ottenne l’indipendenza nel 1960. Nel Paese coesistevano 3 etnie, che alternandosi al governo con colpi di stato militari sottoponevano le altre 2 etnie a persecuzioni e repressioni.

Nel 1967 la regione orientale di etnia opposta a quella del governo centrale dichiarò l’indipendenza assumendo il nome di Repubblica del Biafra. Si scatenò una guerra civile fra il governo della regione orientale (il Biafra) e quello centrale, cioè una guerra fra le due etnie. La guerra civile terminò nel 1970 con l’intera regione del Biafra decimata dalla fame e dalla carestia, e dal genocidio perpetrato dall’etnia opposta. Il bilancio fu di 1 milione e mezzo di morti. Molte testimonianze degli orrori di guerra e carestia da parte di volontari e ong fra cui Medici senza frontiere che venne fondata nel 1971 da medici francesi proprio in seguito alla loro drammatica esperienza in Biafra.

Lagos e Port Harcourt sono la capitale e la città principale. Port Harcourt sul delta del Niger, è la città ove sono basate le attività logistiche portuali a supporto dell’attività estrattiva petrolifera. Le principali società petrolifere operano in Nigeria in partnership con il governo. Contro di esse negli anni 90 furono messi a segno vari attentati dal movimento rivoluzionario del delta del Niger.

La Nigeria è il settimo esportatore mondiale di petrolio eppure la popolazione è in condizioni di estrema povertà.

Il delta del Niger è fortemente inquinato, come del resto la zona costiera atlantica su cui si affacciano le zone portuali, a causa della fuoriuscita di petrolio dagli oleodotti che hanno contaminato mare, corsi d’acqua dolce, foreste di mangrovie, tutte zone da cui la popolazione trae sostentamento.

La Nigeria è lo Stato più popoloso dell’Africa e il settimo paese del mondo per popolazione: 200 milioni di abitanti un sesto della popolazione dell’Africa (un miliardo e circa 200 milioni).

Da alcuni anni nel nord della Nigeria opera Boko Haram, organizzazione terroristica jihadista e fondamentalista islamica che massacra la popolazione cristiana, compie rapimenti, omicidi e atrocità, come le esecuzioni di massa nei villaggi. E’ collegata all’Isis e ad al-Qaeda. Compie inoltre attentati per destabilizzare le istituzioni nigeriane. Si finanzia con riscatti di rapimenti, rapine. Ma riceve finanziamenti da organizzazioni jihadiste attraverso il sistema islamico di trasferimento di denaro chiamato hawala, che si basa su una rete estesa di agenti, il che rende difficile tener traccia del denaro.